Quando si inizia a praticare Yoga, si entra in un nuovo mondo, fatto anche di nomi e terminologie che spesso rendono il nuovo Yogin spaesato: “Mi hanno detto di extraruotare l’articolazione X… Cosa vorrà mai dire?”, “Devo appoggiare gli ischi, ma non so che cosa siano!”.
Voglio tranquillizzarti: non è necessario conoscere i nomi di tutti i muscoli e le ossa del corpo, per praticare Yoga. Ma una cosa è certa: avere familiarità con alcuni termini di base, può sicuramente aiutarti nell’approcciare gli asana nel modo più corretto.
Quindi, se non possiedi un background di studi anatomici, questa breve guida divisa in due episodi è un buon punto di partenza!
Colonna vertebrale
La colonna vertebrale è composta da quattro sezioni:
- cervicale: il collo
- toracica: che corrisponde alla parte superiore della schiena + le coste
- lombare: corrispondente alla parte bassa della schiena
- sacrale: formata dal sacro + il coccige.
È bene tener presente che la curva cervicale e quella lombare sono concave (lordotiche), mentre la curva toracica e quella sacrale sono convesse (cifotiche).
Bacino e articolazione sacroiliaca
Il bacino è costituito dal sacro, dal coccige e dalle ossa dell’anca. Queste ultime sono 3 per lato (ileo, ischio e pube) e disposte simmetricamente.
Il sacro è costituito da cinque vertebre, che formano il famoso osso di forma triangolare alla base della colonna vertebrale. L’ileo si unisce a ciascun lato del sacro tramite le articolazioni sacroiliache.
Potresti sentir parlare dell’articolazione sacroiliaca durante le lezioni di Yoga, perché è un’area molto delicata, soprattutto per le donne, ma anche perché è molto importante per l’equilibrio e la stabilizzazione delle posizioni.
Le ossa dell’ischio si trovano nella parte inferiore e posteriore del bacino. Le percepisci quando ti siedi: sono quelle protuberanze ossee proprio all’altezza del sedere.
Ossa delle anche e delle gambe
Le tre ossa dell’anca formano una struttura concava a forma di coppa, chiamata acetabolo. Qui è dove la testa del femore (la parte “sferica”) si inserisce nel bacino, creando proprio l’articolazione dell’anca.
Il femore si allunga fino all’articolazione del ginocchio, dove incontra la rotula e le ossa della parte inferiore della gamba: la tibia e il perone.
La forma e la posizione dell’acetabolo variano da persona a persona, così come l’angolo della testa del femore. Questo è particolarmente importante nello Yoga, perché la struttura dell’articolazione renderà più o meno agevoli (e in alcuni casi sconsigliabili) alcune posizioni.
Articolazione della spalla
L’articolazione della spalla è costituita da scapola, clavicola e omero. L’omero scende fino all’articolazione del gomito, unendosi alle due ossa dell’avambraccio: il raggio e l’ulna.
Come per le anche, anche la struttura di partenza di questa articolazione giocherà un ruolo fondamentale nella praticabilità o meno di alcune posture.