Per inarcamento intendiamo l’estensione della colonna: non vogliamo utilizzare il termine “piegamento”, perché evoca un’immagine di chiusura, mentre gli inarcamenti portano con sé una sensazione di estensione (vertebrale) e di apertura (del luogo del cuore).
I backbend sono però posizioni molto temute all’interno della pratica Yoga: per la notevole difficoltà fisica che comportano, per la più che legittima paura di cadere (o dell’ignoto) che innescano, ma anche perché sono porte d’accesso a mondi interiori, resistenze inconsce ed emozioni nascoste.
Sono necessarie molta pratica e una buona dose di sicurezza, prima di riuscire a integrare una sequenza completa di backbend nel quotidiano. Tecnica e conoscenza anatomica si rivelano dunque indispensabili anche in questo caso, ma oggi vedremo altri elementi altrettanto importanti, utili ad approcciare queste posizioni in maniera sicura, consapevole e addirittura curativa.
Spesso ripeto quanto mente e corpo siano strettamente collegati e in effetti, anche questa volta, ho deciso di parlare degli inarcamenti innanzitutto dal punto di vista emotivo.
Vediamo perché…
Innanzitutto, proprio dal punto di vista fisico, attraverso gli inarcamenti inneschiamo dei processi biochimici uguali a quelli che vengono attivati dalle emozioni intense, ovvero battito cardiaco accelerato, difficoltà nel respiro e così via.
Inoltre, i backbend sono posizioni del tutto innaturali oltre che dal punto di vista corporeo, anche dal punto di vista mentale ed emotivo. La risposta naturale del nostro corpo al pericolo è infatti quella di chiudersi, proteggendo la nostra parte più vulnerabile: il cuore, sia esso inteso come fisico, emotivo o energetico.
Gli inarcamenti ci inducono invece a compiere un’azione totalmente opposta, facendoci “aprire al mondo” e rendendoci dunque più vulnerabili.
Per questo essi richiedono (e costruiscono) coraggio!
La tendenza naturale sarà dunque quella di scappare, di non affrontare queste posizioni o sentire un crescendo di frustrazione nel momento in cui sembrerà di non essere abbastanza bravi, flessibili, forti o temerari.
Ma è proprio quando le cose si faranno difficili che lo Yoga insegnerà a trovare la giusta rotta, attraverso l’ascolto, la consapevolezza e l’osservazione senza giudizio.
Le stesse qualità che serviranno poi anche nella vita.
Gli inarcamenti sono quindi la nostra lezione di coraggio, da affrontare prima sul tappetino, ma da portare poi al di fuori di esso.